Nato a Napoli il 07 febbraio 1945, è stato il secondo di cinque figli (quattro maschi e una femmina).
La sua prima intuizione vocazionale lo ha portato presso i benedettini di Montevengine. Dopo un’iniziale periodo di discernimento, che lo ha visto anche vestire l’abito col nome di don Giulio presso il monastero di Genova, ha sentito il richiamo della sua amata Napoli e, ancora giovane in formazione, è tornato a casa, ha frequentato il Seminario Arcivescovile di Capodimonte ed è stato ordinato presbitero della diocesi di Napoli il 29 marzo 1972.
I suoi primi incarichi ministeriali sono stati quelli di insegnante presso la scuola Giulio Rodinò di Barra e cappellano presso l’Ospedale di San Gennaro dei Poveri.
Dopo la morte del suo parroco, don Domenico Ripa, viene incaricato di guidare la comunità parrocchiale del Sacro Cuore a Barra, ministero che ha svolto con zelo e passione dal 1982 al 1994. Tutti lo ricordano anche per la sua passione sportiva che lo ha visto anche nel ruolo di mister di una squadra di calcetto e grande tifoso del Napoli.
In seguito, per un breve periodo ha coadiuvato p. Talento presso la parrocchia di Sant’Antonio di Padova a San Giorgio a Cremano, per poi essere nominato parroco dei SS. Alfonso e Gerardo a Miano dal 1994 al 2012: anche lì si è contraddistinto per la sua indole spontanea e generosa.
Una cosa che mi ha colpito di p. Enzo è questa: da quando lo conosco mi parla sempre di ex parrocchiani, del Sacro Cuore e di Miano, che lo hanno assistito e accompagnato nelle sue vicende, nella malattia, nella sofferenza. Questo per me è stato una bella testimonianza dell’affetto e della riconoscenza che ha saputo instillare in tanti suo fedeli che, nonostante siano passati tanti anni, non hanno voluto perdere un riferimento così importante per la loro vita, segno di una paternità ben vissuta.
Terminato il suo mandato a Miano ha rivestito l’incarico di cappellano del cimitero di Barra e San Giovanni a Teduccio, mostrando sempre tanta attenzione e rispetto per il dolore di quanti hanno perso una persona cara e hanno cercato nel Signore il conforto e nella Chiesa una cura paterna e materna.
Nei ultimi anni si è molto legato alla nostra comunità. Inizialmente dava una mano alla chiesa dell’Immacolata Concezione a Portici, quando era parroco don Giuseppe De Vincentiis; poi, negli ultimi anni, si è legato a noi della chiesa di san Giuseppe e Madonna di Lourdes in San Giovanni a Teduccio: sempre disponibile per la celebrazione dell’Eucaristia, ha offerto la sua assistenza spirituale anche alle comunità neocatecumenali celebrando a volte le liturgie settimanali e spesso presiedendo le liturgie penitenziali. Tutta la nostra parrocchia, in tutte le sue componenti, è grata al Signore per aver conosciuto p. Enzo, la sua gioia, il suo zelo, la sua paternità sincera, il suo spirito genuino. In particolare noi sacerdoti, io, don Luigi e don Giuseppe, gli siamo grati per la sua amicizia cordiale e fraterna, e lo affidiamo alla bontà e alla misericordia del nostra Padre Celeste perché lo accolga, in attesa di rincontrarci tutti nel suo Regno di pace e di giustizia al cui servizio indegnamente come presbiteri siamo stati chiamati.
Caro p. Enzo, Dio ti benedica e la Madonna ti accompagni in Paradiso, insieme al suo candido sposo san Giuseppe, nostro patrono, e alla tua cara e amata sant’Anna.
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Puoi rivedere le registrazioni della celebrazione presieduta dal parroco il 27 luglio e quella del funerale presieduta dal vescovo S. Ecc. Mons. Gennaro Acampa il 28 luglio.