SETTIMANA MISSIONARIA IN PARROCCHIA: OTTOBRE 2019

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In occasione dell’ottobre missionario straordinario la parrocchia di san Giuseppe e Madonna di Lourdes nel quartiere di san Giovanni a Teduccio ha vissuto ben due missioni popolari. La prima, nel mese di luglio, animata dai seminaristi napoletani del secondo e terzo anno del nostro seminario Arcivescovile; la seconda, nel mese di ottobre, animata da missionari appartenenti al Segretariato Unitario di Animazione Missionaria della Campania (SUAM).

Nel mese di luglio, mentre la parrocchia era impegnata in tre settimane di Grest (Gruppo Estivo), che ha visto coinvolti circa duecento bambini e una ottantina di animatori, da domenica14 a domenica21 luglio i seminaristi hanno visitato le famiglie del Rione Nuova Villa. Il programma delle loro attività è stato concordato per tempo e li ha visti impegnati nella visita agli ammalati, nell’incontro con i bambini, con i giovanissimi e i giovani, nel porta a porta per invitare le persone alla liturgia delle famiglie in chiesa,nella catechesi per le strade e le piazze, in momenti di preghiera guidati da loro, quali l’adorazione eucaristica, con la testimonianza della loro vocazione ai giovani. È stato un momento molto intenso di arricchimento reciproco e siamo grati all’équipe formativa del Seminario per aver scelto la nostra parrocchia per questa bella esperienza.

Nel mese di ottobre, da domenica 6 a domenica 14, abbiamo ospitato alcuni missionari per vivere una seconda settimana di missione popolare. I missionari coinvolti appartengono al P.I.M.E., alle Missionarie dell’Immacolata, ai Saveriani, alle Saveriane, ai Comboniani, ai Missionari di Villaregia, alle M.I.L.M.A.R. Alcuni di loro hanno alloggiato presso le famiglie della parrocchia, mentre altri rientravano di sera presso i loro istituti. Questa volta l’animazione è stata offerta anche alle altre parrocchie del IX decanato e di fatto, oltre alle attività svolte sul territorio di san Giovanni a Teduccio, i missionari hanno vissuto momenti di animazione anche in parrocchie di Volla, Cercola, Ponticelli e Pollena Trocchia (a seconda delle richieste dei parroci).

Per quanto riguarda le attività svolte a san Giovanni a Teduccio, il programma ha previsto ogni mattina l’animazione presso due scuole: l’istituto alberghiero Cavalcanti e l’istituto statale comprensivo Vittorino da Feltre:i missionari hanno potuto incontrare per classi tutti gli studenti della scuola superiore e delle medie, offrendo loro un’attività che aveva per tema “la cura della casa comune”,arrivando forse a dialogare con più di mille e duecento studenti. Interessante è stato il confronto, ottima l’accoglienza da parte delle dirigenti e del personale scolastico.

I missionari hanno incontrato anche tutti gli ammalati della parrocchia e i bambini del catechismo di prima comunione e di cresima divisi per classi; hanno animato tutte le celebrazioni eucaristiche serali, offrendo sempre la loro testimonianza e vedendo una nutrita partecipazione da parte della comunità, che ha accolto bene la loro presenza. Ogni sera, poi, c’è stato un evento da vivere insieme.

Lunedì 7 ottobre, memoria liturgica della Madonna del Rosario, hanno celebrato in contemporanea le SS. Messe in quattro piazze del territorio parrocchiale, per poi ritornare in parrocchia portando in processione l’immagine della Madonna e recitare tutti insieme il santo Rosario in chiesa, animato da suor Laura Littamé (missionaria saveriana).

Martedì abbiamo accolto l’attivista per i diritti umani John Mpaliza con un incontro-dibattito guidato dal missionario comboniano p. Daniele Moschetti, nel quale è intervenuto anche p. Alex Zanotelli, dove si è parlato di diritti umani e di migranti:John è un cittadino italiano, originario del Congo, che dal mese di giugno sta portando avanti una marcia dal titolo “Restiamo Umani” con la quale cerca di attirare l’attenzione pubblica sul clima di odio, di paura e di discriminazione che si sta instaurando nel nostro paese, soprattutto nei confronti dei migranti.

Mercoledì e venerdì i missionari hanno visitato alcune famiglie della parrocchia, animando dodici centri del vangelo, molto apprezzati: oltre al contributo dei sacerdoti e delle saveriane, ricordiamo anche le missionarie dell’Immacolata, suor Fatima e suor Carine, e Giovanna, consacrata delle MILMAR. Per coloro che non hanno preso parte ai centri del Vangelo mercoledì sera p. Duccio Zeme, dei missionari di Villaregia, ha incontrato il gruppo di preghiera Oreb e ha animato l’adorazione eucaristica in chiesa. Venerdì sera p. Franco Beati, missionario del P.I.M.E., ha vissuto un momento formativo con i giovanissimi.

Importante è stato anche l’evento vissuto giovedì sera, la celebrazione al Fonte Battesimale: si è trattato di un evento organizzato insieme al Centro Missionario Diocesano e alle parrocchie del Nono Decanato.Presenti il decano e alcuni parroci con le loro comunità, p. Sergio Agustoni, missionario comboniano, ha presieduto la celebrazione offrendo una bella testimonianza: originario della provincia di Bergamo, è stato missionario per ventotto anni in Perù e Messico;ora è parroco dei migranti a Castelvolturno e ha raccontato la sua esperienza coinvolgendo emotivamente tutti i presenti. Durante questa celebrazione abbiamo anche rinnovato il nostro impegno missionario, riscoprendoci non solo consacrati mediante il battesimo, ma soprattutto inviati nel mondo ad annunciare il Vangelo della pace e della solidarietà.

Come dicevamo sopra i missionari hanno presiedutole celebrazioniEucaristiche, tutte molto partecipate. Martedì sera la S. Messa è stata presieduta dal comboniano p. Alex Zanotelli, il quale parlando di Marta e Maria ci ha ricordato che Gesù ha iniziato un discepolato non di soli pastori, ma di uomini e donne: quindi tutta la comunità deve sentirsi chiamata al discepolato; e papa Francesco insiste sul fatto che ogni battezzato è un missionario. Mercoledì ha presieduto p. Daniela Moschetti, il quale parlando del profeta Giona ha sottolineato come anche noi possiamo rifiutare la nostra missione, la nostra vocazione e il nostro cammino; ma noi siamo inviati in quanto battezzati non solo con acqua, ma battezzati con il fuoco della passione, del desiderio di metterci al servizio di un Dio misericordioso al di là di ogni nostra azione. Giovedì ha presieduto p. Sergio Agustoni, il quale citando san Paolo, che dice “fratelli, non stancatevi di fare il bene”, ci ha invitato a perseverare nella preghiera e nel bene sicuri che non è invano e che il Signore mai gira la faccia dall’altra parte perché ci vuole bene e ci ama gratis. Venerdì ha presieduto il saveriano p. Carlo Maria Salvadori, il quale commentando il profeta Gioele ci ha invitato a non avere paura di Dio, perché il nostro è un giudice dalle mani bucate e siccome i suoi buchi nelle mani li ha avuti per me, perché mi ama, non bisogna avere paura di Dio; e Gesù ha annunciato sempre questo Dio ed è per annunciare questo Dio che si diventa missionari.

Sabato e domenica si sono alternati nella celebrazionedelle SS. Messe festive sia in parrocchia sia in altre chiese del decanato, offrendo così un servizio di animazione missionaria molto apprezzato dalle comunità ospitanti. In particolare, le SS. Messe sono state presiedute dai padri del P.I.M.E., p. Franco Beati e p. Davide Simionati, e dal missionario saveriano p. Ferdinando Supandri: p. Davide e p. Ferdinando hanno incontrato le comunità neocatecumenali.

Domenica mattina i padri del P.I.M.E., p. Bala e p. Franco, oltre a celebrare la S. Messa per i bambini e i ragazzi, coadiuvati da una ventina di giovani che seguono il “Cammino Giovani” con il P.I.M.E.,hanno fatto animazione anche dopo la Messa, e hanno incontrato i giovanissimi e i giovani della parrocchia condividendo con loro il pranzo e vivendo un momento formativo nel pomeriggio.

“Chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”: ringrazioil Signore per questa bella esperienza, molto arricchente e coinvolgente, che sono sicuro offrirà frutti a suo tempo nel cuore di chi avrà voluto ascoltare.

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INFO SULLA PARROCCHIA

La chiesa si trova nella periferia orientale di Napoli, nel quartiere denominato San Giovanni a Teduccio; una zona di Napoli che, pur non essendo molto vasta (2.35 km²), sino al 1926 era comune autonomo, sorto sulla antica Via delle Calabrie.