Vangelo del Giorno

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 17,10-13.


Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
Ma io vi dico: Elia è gia venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.


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Commento di Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
"Perché dunque gli scribi - gli scribi erano gli esperti della legge - dicono che prima deve venire Elia?" E il Signore risponde: "Elia è già venuto, e lo hanno trattato come hanno voluto: e, se volete saperlo, egli è Giovanni Battista". Il Signore Gesù Cristo dunque disse: "Elia è già venuto", ed è Giovanni Battista; tuttavia Giovanni, interrogato, risponde di non essere Elia, così come risponde di non essere il Cristo (Gv 1,20s)... Perché dunque egli afferma: "Non sono Elia", mentre il Signore dice: Egli è Elia? Ecco, in lui, il Signore Gesù Cristo volle prefigurare il suo futuro avvento, e sottolineare che Giovanni era venuto nello spirito di Elia. E ciò che è stato Giovanni per il primo avvento, lo sarà Elia per il secondo. Come ci sono due avventi del giudice, così ci sono due araldi. Il giudice è lo stesso, mentre gli araldi sono due... Il Signore che giudicherà, doveva venire una prima volta per essere giudicato, e mandò innanzi a sé il primo araldo, e lo chiamò Elia, perché Elia sarà nel secondo avvento ciò che Giovanni è stato nel primo.

La vostra Carità può avere la conferma di quanto dico. Quando Giovanni fu concepito... lo Spirito Santo fece su di lui questa profezia: "Egli sarà precursore dell'Altissimo nello spirito e nella potenza di Elia" (Lc 1, 17)... Ma chi riuscirà a capire? Chi avrà imitato l'umiltà dell'araldo e conosciuto la grandezza del giudice. Nessuno infatti fu più umile dell'araldo. Fratelli miei, il merito più grande di Giovanni fu questa umiltà, per cui, mentre poteva ingannare gli uomini, mentre poteva essere creduto e farsi passare per il Cristo (tanto grande era la grazia che aveva ricevuto, e altrettanto grande la sua statura morale), apertamente dichiarò: "Non sono io il Cristo. – Sei dunque Elia tu?... – Non sono Elia."


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