COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ESORCISTI (A.I.E)

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In un momento di particolare prova ormai per il mondo intero, a causa del cosiddetto “coronavirus”, che tra le molte e dolorose conseguenze ha impedito in Italia anche la partecipazione alla Santa Messa – per cui i fedeli possono seguirla solo per radio o per la televisione – da più parti anche all’Associazione Internazionale Esorcisti è stato richiesto un intervento orientativo, per sollevare gli animi e offrire motivi di speranza.

In questa grave situazione, dovremmo tutti intensificare i momenti di lettura e di meditazione della Sacra Scrittura nelle nostre case, in particolare dei Vangeli; pregare quotidianamente – se possibile riunendo tutta la famiglia – la Liturgia delle Ore; fare la “Comunione spirituale”; pregare il Santo Rosario e la Coroncina della Divina Misericordia. Sarebbe opportuno anche consacrare le nostre famiglie all’Immacolata Madre di Dio, pregando la Madonna con quella che è la più antica preghiera mariana: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta», come anche meditare e offrire la Passione del Signore, attraverso il pio esercizio della Via Crucis, particolarmente adatto al tempo quaresimale.

Circa qualche proposta di preghiera di liberazione o addirittura di esorcismo contro il coronavirus – che in questi giorni è circolata sul web – esortiamo a stare molto attenti. Tali proposte, se da una parte sembrano attribuire direttamente la situazione presente ad un’azione straordinaria del demonio – da affrontare perciò con gli esorcismi – dall’altra lasciano intravedere come sottofondo una mentalità magica della realtà, spingendo le persone a risolvere le loro difficoltà ricercando le formule “più potenti ed efficaci”. Da parte nostra, siamo convinti che i gravi problemi dell’ora presente si possono risolvere innanzitutto volgendosi a Dio con il cuore, perché ci sostenga nel cammino di un’autentica conversione a Lui, cosa per la quale sono più che sufficienti i mezzi ordinari della Grazia, cui si aggiunge la responsabilità e l’impegno civile di tutti nel seguire le indicazioni igienico-sanitarie che ci sono state date dalle autorità preposte alla salvaguardia della salute dei cittadini.

Ricordiamo, inoltre, che in Italia l’Ufficio Liturgico della Conferenza Episcopale Italiana ha prodotto un sussidio: «Pregare e celebrare in tempo di epidemia». In esso, oltre a suggerire anche la preghiera della Liturgia delle Ore, usufruendo – se lo si ritiene opportuno – dell’App Liturgia delle Ore della CEI, scaricabile gratuitamente, si propongono testi con riflessioni e preghiere da vivere in famiglia, in comunione con tutta la Chiesa, non potendo i fedeli partecipare alla Celebrazione eucaristica.

Accogliamo, poi, con soddisfazione l’iniziativa della CEI -fissata per giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia- che ha promosso alle ore 21.00 di quella sera un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

Ci permettiamo, infine, di esortare a non dimenticare di pregare, soprattutto in questo periodo, anche per i nostri governanti, perché Dio li sostenga nel difficilissimo compito di prendere le decisioni migliori per il bene comune e perché abbiano il coraggio di chiedere umilmente e pubblicamente non solo l’appello alla responsabilità di ogni cittadino, ma anche l’aiuto di Dio nell’emergenza del momento presente. Fino ad oggi sembra che nessuno di loro abbia rivolto pubblicamente questa richiesta a Dio, richiesta che non è un’esclusiva dei Vescovi e dei Sacerdoti, ma anche di coloro che governano le nazioni. Preghiamo ancora per i medici, gli infermieri e i volontari, che con tanta generosità, sacrificio, fatica e rischio assistono i malati. Preghiamo per i nostri fratelli contagiati, perché trovino nella nostra e nella loro preghiera personale la forza per affrontare la malattia, valutando dove sia possibile con le dovute precauzioni, come ha indicato papa Francesco, l’eventualità di accostarli per offrire loro il conforto dei Sacramenti.  Preghiamo, infine, anche perché questo momento di prova sia, per tanti fratelli e sorelle lontani da Dio, tempo propizio di riscoperta di Cristo nella propria vita.

 

Il Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti

Padre Francesco Bamonte, icms

Il Vicepresidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti

Mons. Larry Hogan

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La chiesa si trova nella periferia orientale di Napoli, nel quartiere denominato San Giovanni a Teduccio; una zona di Napoli che, pur non essendo molto vasta (2.35 km²), sino al 1926 era comune autonomo, sorto sulla antica Via delle Calabrie.