LE REALTÀ DI PECCATO CHE APRONO PIÙ FACILMENTE AL MALIGNO

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L’esperienza ci insegna anche che alcune realtà di peccato aprono più facilmente la porta all’azione straordinaria del nemico.

Al primo posto sembra esservi l’insieme dei peccati contro il primo comandamento (e la prima tavola della Legge), che possono essere così raggruppati:

  1. L’irreligiosità: s’intende non tanto come mancanza di religione o di religiosità, ma come azioni che vanno contro la persona di Dio, dei santi e delle realtà e cose sacre. In particolare, segnaliamo:
    1. La bestemmia: l’offesa diretta a Dio, alla sua opera o ai suoi amici, i santi, in rapporto a Lui;
    2. La tentazione di Dio: si ha questo peccato quando, o per incredulità o per dubbio su qualche attributo divino o anche per insolenza o grossolana dimestichezza, si provoca Dio ad un intervento miracoloso, al quale non è tenuto (ammalato che rifiuta le cure in attesa di un miracolo). Anche le “ordalie” sono di questo genere (‘ordalia’ significa ‘giudizio di Dio’; è un’antica pratica giuridica medievale secondo la quale l’innocenza o la colpevolezza dell’accusato venivano determinate da una prova dolorosa o da un duello; si presupponeva che Dio avrebbe aiutato o guarito l’innocente).
    3. Il sacrilegio e la profanazione del sacro: sono l’abuso del sacro e si può compiere verso persone consacrate (religiosi e sacerdoti), verso luoghi (chiese, cimiteri, cappelle), verso realtà e cose (sacramenti, sacramentali, suppellettili della celebrazione e immagini sacre). Il sacrilegio e la simonia non ledono l’onore di Dio, come la bestemmia e la tentazione, ma lo attaccano in ciò che fu santificato da Dio e a lui consacrato.
    4. Il commercio del sacro: è la simonia, così denominata da Simone il Mago (cf. At 8,18ss);è il tentativo criminale di convertire in valore temporale (denaro) un valore sacro (nepotismo, favoritismo ecclesiastico).
    5. L’apostasia: si ha quando un cristiano volge le spalle al mondo della fede; è un peccato contro la virtù della fede, come l’eresia, e forse anche più grav Oggi per es. c’è la pratica dello sbattezzo. Il primo apostata è stato l’angelo ribelle Lucifero.
  2. La deviazione del culto: all’adorazione di Dio sono contrari:
    1. Il culto indegno e superstizioso del vero Dio: il falso culto del vero Dio con forme cultuali indegne di Lui; per es. la fiducia nel numero e nella forma dei riti e delle preghiere e la loro automatica presunta efficacia; la concezione magica del sacro e del religioso (come le preghiere a catena): attenzione all’uso puramente meccanico degli oggetti religiosi.
    2. L’idolatria: è l’adorazione e il culto a favore di creature, di false divinità e del diavolo stesso.
    3. La superstizione: è un comportamento oscuro e irragionevole, religioso solo in apparenza, verso immaginarie “forze” impersonali (nasce dal desiderio di dominare le forze della natura e vincere le difficoltà della vita). Nella superstizione sono comprese:
      1. Le divinazioni: comprende tutte quelle arti mantiche di cui si servono i maghi:
        1. Necromanzia: sarebbe l’evocazione dei morti e può essere eseguita in tantissimi modi; i classici sono la seduta spiritica attorno ad un tavolo, attraverso telescrittura o scrittura automatica, il registratore, la tavola OUIA, il pendolo, il Channelling (canalizzazione: si ricevono informazioni e messaggi da parte di ‘entità’) e altre forme moderne, a volte mascherate da giochi per ragazzi (Charlie Challenge, che altro non è che una forma di spiritismo, cioè una tecnica di evocazione di spiriti o anime dei defunti).
        2. Astrologia: lettura della carta astrale e l’oroscopo;
        3. Cartomanzia: la lettura delle carte e dei tarocchi;
        4. Chiromanzia: la lettura della mano;
        5. Il pendolo siderale: la lettura del futuro e delle cose nascosta, l’evocazione di forze e spiriti, la diagnosi di malattie e l’analisi della personalità attraverso un pendolo
        6. Oniromanzia: l’interpretazione dei sogni.
    4. Forme diverse di vana osservanza: vana osservanza è il tentativo di ottenere qualche effetto con l’impiego di mezzi che a ciò non sono adatti (amuleti, corni, ferri di cavallo). Vana osservanza è anche quando di crede in numeri, giorni, cose, animali e persone fasti e nefasti (il numero 13 o 17; incontrare un gatto nero; passare sotto una scala; toccare una gobba; usare olio per togliere il malocchio). La vana osservanza diventa stregoneria quando s’invoca il demonio o per operare effetti mirabolanti (magia) o per nuocere con il suo intervento (maleficio). Non è da considerarsi vana osservanza l’uso legittimo di medaglie, acqua santa e pii esercizi, di novene: qui non si tratta di attribuire a quegli oggetti o a quelle pratiche un’efficacia che non hanno, ma di confidare nelle preghiere della Chiesa che ha benedetto questi oggetti. Qualche volta questo genere di devozioni possono degenerare in osservanza superstiziosa.
    5. Occultismo e magia.
      1. L’occultismo è il complesso di dottrine e pratiche connesse con la supposta esistenza di forze, entità o poteri non conoscibili né spiegabili scientificamente, ma dominabili con particolari tecniche da chi possiede facoltà superiori. Rientrano nell’occultismo la magia, l’astrologia, l’alchimia, la stregoneria e la neo stregoneria Wicca.
      2. La magia è costituita da un insieme di pratiche che pretendono di produrre determinati effetti mediante la manipolazione della divinità o delle forze soprannaturali.
      3. Esoterismo: è un insieme di conoscenze, riti e spiritualità riservate a pochi. Oggi rientrano in questa realtà l’archeosofia, l’antroposofia, la teosofia, la massoneria e altri movimenti e sette religiose; anche alcune nuove realtà spirituali alternative, come il Reiki, certe forme di Yoga e di meditazione (come la meditazione trascendentale), certe forme di psicoterapie e preparati terapeutici alternativi.

Oltre ai peccati contro la prima tavola dei comandamenti, possono essere via ad un’azione del nemico anche i peccati contro la carità, cioè contro l’amore al prossimo e a sé stessi. Per esempio, nutrire forte rancore, odio, mancanza di perdono, invidia; oppure lanciare maledizioni, imprecazioni.

Possono essere via al nemico anche le violenze di vario genere, le frodi, gli inganni, l’ingiustizia e lo sfruttamento, gli abusi sessuali, omicidi, aborti, eutanasia; una vita sessuale vissuta disordinatamente, come l’adulterio, le perversioni sessuali.

Ma anche l’uso di droghe, visto che si produce un’alterazione della coscienza, soprattutto se unita all’appartenenza a una setta.

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INFO SULLA PARROCCHIA

La chiesa si trova nella periferia orientale di Napoli, nel quartiere denominato San Giovanni a Teduccio; una zona di Napoli che, pur non essendo molto vasta (2.35 km²), sino al 1926 era comune autonomo, sorto sulla antica Via delle Calabrie.