COS'È LA QUARESIMA?

Nel corso dell’ anno liturgico ha un posto, per così dire, privilegiato la Quaresima cioè i quaranta giorni che precedono il triduo pasquale.
Per il suo carattere di sobrietà essa nella “tradizione” è vista come un tempo di rinunce, fioretti, mortificazioni, tutte cose importanti ma che non devono far perdere il senso vero che è quello di un tempo di ritorno a dio e alla chiesa.
La quaresima infatti nasce storicamente nella chiesa antica come cammino battesimale per chi si preparava a ricevere il Battesimo nella veglia pasquale, ma anche come cammino penitenziale per quei battezzati che avendo commesso gravi peccati erano esclusi dalla partecipazione ai sacramenti e alla vita comunitaria.
Sia ai battezzandi che ai peccatori penitenti, veniva dunque chiesto di dare dei segni concreti nella loro vita attraverso le privazioni ma soprattutto con le opere di carità fraterna; in seguito questo carattere penitenziale si è esteso a tutta la comunità cristiana che in qualche modo si riconosceva peccatrice davanti a Dio. Il segno dell’imposizione delle ceneri che venivano imposte inizialmente solo ai peccatori che facevano la penitenza pubblica prima della Pasqua, venne così esteso a tutta la comunità che a partire dal mercoledì della ceneri iniziava il suo cammino di conversione.
Dopo questo sguardo al passato comprendiamo meglio che cos’è la quaresima: essa è prima di tutto un tempo in cui sento più forte il senso dell’appartenenza alla comunità cristiana, in primo luogo la parrocchia che ho ferito con i miei peccati. Per questo insieme alla chiesa io faccio un cammino di ritorno a Dio.
I segni penitenziali che ognuno decide di vivere in questo tempo siano perciò segni di comunione con tutta la chiesa, questo è stato il senso del digiuno del mercoledì delle ceneri che quest’anno ha avuto particolare pubblicità per l’invito del papa, abbiamo chiesto il dono della pace come riconciliazione con Dio e delle nazioni tra di loro.