Vangelo del Giorno

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,1-15.


Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Mentre cenavano, quando gia il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,
Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,
si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?».
Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo».
Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!».
Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti».
Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto?
Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».


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Commento di San Giovanni Maria Vianney (1786-1859), sacerdote, curato d'Ars
Bisogna dire una parola su ciò che s'intende per "santo sacrificio della messa". Voi sapete che il santo sacrificio della messa è lo stesso di quello della croce che è stato offerto una volta sul Calvario. Tutta la differenza è che, quando Gesù si è offerto sul Calvario, il sacrificio era visibile. (...) Invece, nella santa messa, Gesù Cristo si offre al Padre in maniera invisibile; cioè noi lo vediamo solo con gli occhi dell'anima e non con quelli del corpo.

Ecco, fratelli, in poche parole, che cosa è il santo sacrificio della messa. Ma per darvi un'idea della grandezza del merito della santa messa mi basta dirvi che la santa messa rallegra tutta la corte celeste, dà sollievo a tutte le anime del purgatorio, attira sulla terra ogni sorta di benedizioni e rende più gloria a Dio di tutte le sofferenze di tutti i martiri, delle penitenze di tutti gli individui, di tutte le lacrime versate dall'inizio del mondo e che saranno versate fino alla fine dei secoli.

Se mi chiedete la ragione, è ben chiaro: le azioni nominate sopra sono fatte da peccatori, più o meno colpevoli; mentre nel santo sacrificio della messa è un Uomo-Dio uguale al Padre che gli offre il merito della sua passione e morte. Da ciò vedete, fratelli, che la santa messa è di un valore infinito.


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