Vangelo del Giorno

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,20-28.


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città;
saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».


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Commento di San Gregorio Magno (ca 540-604), papa, dottore della Chiesa
"Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte". Chi è che il Signore chiama potenze dei cieli, se non gli angeli, gli arcangeli, i Troni, le Dominazioni, i Principati e le Potestà? (Col 1,16) Appariranno in modo visibile alla venuta del Giudice… "Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande". E’ come dire chiaramente: “Vedranno nella potenza e maestà colui che non hanno voluto ascoltare quando si presentava nell’umiltà”. (…) Ciò è detto per i reprobi. Invece le seguenti parole sono indirizzate agli eletti per consolarli: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. E’ come se la Verità avvertisse chiaramente gli eletti dicendo: "Quando le disgrazie del mondo si moltiplicano (…), rallegratevi nei vostri cuori. Mentre finisce quel mondo, di cui non siete amici, si avvicina la redenzione che desiderate".

Coloro che amano Dio sono invitati a rallegrarsi di vedere avvicinarsi la fine del mondo, perché troveranno presto il mondo che amano, quando sarà passato quello a cui non si sono attaccati. Il fedele che desidera vedere Dio si guardi bene dal piangere sulle disgrazie che colpiscono il mondo, poiché sa che esse ne portano la fine. E’ scritto infatti: “Chi vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Gc 4,4). Chi dunque non si rallegra di vedere avvicinarsi la fine di questo mondo, mostra di esserne amico e con ciò prova di essere nemico di Dio.

Non sia così del cuore dei fedeli, di coloro che credono che esiste un’altra vita e che, coi loro atti, provano che l’amano. (…) Infatti, cos’è questa vita mortale se non un cammino? Ora, che follia, fratelli miei, esaurirsi su questa strada, pur non volendo arrivarne al termine! (...) Così, fratelli miei, non amate le cose di questo mondo che, come vediamo da ciò che accade intorno a noi, non potrà sussistere a lungo.


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